HOSPITAL BACA ORTIZ - Fondo per la lotta contro il cancro dei bambini dell’Ecuador

Categoria: Altri Progetti | 17 ottobre 2005

HOSPITAL BACA ORTIZ - Fondo per la lotta contro il cancro dei bambini dell’Ecuador

Ciao, mi chiamo Lorena lavoro come volontaria in Ayuda Directa e da 3 mesi lavoro nell’ospedale per bambini Baca Ortiz di Quito. La maggior parte delle persone che conosce l’organizzazione sa che offriamo un aiuto alle famiglie piú povere che si rivolgono a questa struttura pubblica.

Grazie alla collaborazione delle assistenti sociali dell’ospedale si determinano i casi piú urgenti e bisognosi (che sono tanti). In questi 3 mesi ho conosciuto molti bambini, mamme e papá di luoghi differenti, etnie e culture diverse, peró con qualcosa in comune: la povertá e la speranza che il figlio/a ammalato guarisca.

La maggior parte erano casi disperati, bambini abbandonati, bambini che vivono nella strada, orfani o con mamme giovani che hanno gia 5-6 figli, senza marito, senza la mamma, con un lavoro instabile o mal pagato.

Spesso i genitori sono costretti a vendere quel poco che hanno, fare un prestito dagli usurai e poi alla fine si ritrovano sul lastrico e per di piú pieni di debiti. A volte, in conseguenza di quanto menzionato, succede che i bambini interrompono la terapia e se ne ritornano a casa aspettando il peggio.

In Ecuador c’e un sistema di salute “pubblico”, peró lo stato ecuadoriano visto che non ha soldi, il budget che destina agli ospedali neanche a pensarlo basta per pagare i medici e le infermiere. Per questo motivo non si puó contare su una buona attenzione medica che promuova il benessere della gente.

L’80% della popolazione non puó permettersi di pagare un’assicurazione di salute privata perché é troppo cara. Quindi si deve pagare tutto, dalle medicine fino al filo per sutura che viene usato per una chirurgia. I prezzi delle medicine, vaccini, chemioterapia, antibiotici, chirurgie, materiale chirurgico, esami sono alle stelle e la maggior parte dei bambini come ho giá accennato sopra provengono da una classe sociale molto bassa, e a volte giá poter mangiare 1 pasto al giorno e’ un successo.

Mi piacerebbe poter aiutare i bambini oncologici, perché hanno bisogno una montagna di medicine che per lo piú sono carissime e la terapia non dura un mese ma puó durare anni. La maggior parte delle famiglie non puó sostenere questo tipo di spese.

Vorrei presentarvi un caso (uno dei tanti casi) di una bambina di quasi 9 anni, si chiama Glenda Reina Muñoz, é l’ultima di 4 fratelli. La maggiore si chiama Jessica ha 16 anni e frequenta il 5 anno del “colegio” (che da noi sarebbe come le superiori), poi c’é Cesar di 14 anni che frequenta il 3 anno di “colegio”, la Joselyn di 10 anni che frequenta l’ultimo di basica (che da noi sarebbe come la seconda media) e poi c’é Glenda che ha dovuto lasciare la scuola. La mamma si chiama Mercedes ha 39 anni e il papá Alfredo di 42 anni.

La mamma fino a un mese fa lavorava facendo le pulizie in casa di altre persone, ora a causa della malattia di Glenda ha dovuto lasciare il lavoro. La bambina a causa della malattia é diventata quasi cieca, questo significa che ha bisogno che qualcuno l’aiuti durante il giorno. Il papá ha un negozio dove vende pezzi di ricambio per le automobili. I genitori sono originari della provincia di Los Rios, peró per lavoro sono venuti a vivere a Quito 18 anni fa.

La bambina ha un tumore cerebrale chiamato Glioblastoma e’ stata operata il 27.09.2005.

Approssimativamente un mese fa la bambina soffriva di nausea, vomito e perdita della conoscenza. La mamma la portó in una organizzazione dove c’é un centro di salute, la rimandarono a casa con una cura antiparassitaria. Il 12 di settembre viene portata in emergenza dove riceve ossigeno e sangue, qui si stabilizza e viene fatta una tac che indicava nel lobulo frontale una massa con multipla metastasi. Il 13 settembre attraverso una risonanza magnetica viene confermato il sospetto che questa massa é un tumore giá con metastasi nel lobulo frontale.

Da qui comincia una terapia di cortisone x 14 giorni fino al giorno della operazione il 27 settembre dove le estirpano il tumore. Da qui se ne va in rianimazione x 3 giorni e da li la portano in reparto di chirurgia dove rimane 8 giorni.

Il 29 settembre attraverso l’esame istopatologico si ha la conferma che e un glioblastoma.

Il 5 ottobre che era un lunedí comincia la chemioterapia con Vincristina e Carboplatino il giorno dopo la lasciano andare a casa, il mercoledi ritorna all’ ospedale a causa delle convulsioni e una fortissima diarrea dove riceve Fenobarbital e liquidi. Oggi 8 ottobre puó ritornarsene a casa, pero deve ritornare la settimana prossima per cominciare con la chemioterapia orale.

La bambina deve fare una trattamento di chemioterapia per un periodo di 6 mesi, con una pastiglia che si chiama Temodal, Una scatola contiene 5 pastiglie che sono per 21 giorni, il costo e di 455 dollari per ciclo (21 giorni).

Ora la famiglia si trova davanti a un problema economico molto grande e non sa dove sbattere la testa, per il primo ciclo l’abbiamo aiutata noi e altre fondazioni e i genitori stessi hanno contribuito con quel poco che gli rimaneva. Il problema é che i genitori non hanno piú soldi le altre fondazioni che hanno aiutato la prima volta non sono piú disposte ad aiutare perché é troppo cara la medicina.

Come questa bambina ci sono tanti altri casi di bambini con cancro o leucemia che ho conosciuto e che abbiamo aiutato in questi 3 mesi che vorremmo aiutare un po’ di piú, come Najely, Cristian, Vladimir, Samantha, Joselyn, Duffer, Denny, Evelyn, Jenny, Angelo Ricardo, Kevin, Luis Miguel.......Tutti i bambini sono meravigliosi e con tanta voglia di vivere. Conoscere e lavorare con questi bambini e’ qualcosa di fantastico, il piú delle volte é durissimo perché durante i cicli della chemioterapia stanno malissimo pero lottano e vanno avanti e sorridono nuovamente. Un nuovo sorriso una nuova speranza.

Ora naturalmente con il vostro aiuto vorrei poter fare qualcosa di piú per questi bambini. Ci piacerebbe creare un fondo che sia orientato ad aiutare i bambini e le bambine con cancro, che vuol dire che qualsiasi contributo che viene fatto sará destinato ad aiutare la Glenda e gli altri bambini.

Se potessi aiutarci a costruire questo fondo, puoi realizzare la tua contribuzione indicando nel versamento la seguente causale: “FONDO LOTTA CONTRO IL CANCRO DEI BAMBINI dell’ECUADOR”.

Immagini

Najely di 5 anni affetta da leucemia Duffer di 5 anni ha un linfoma No Hodcking Joselyn di 2 anni affetta da sindrome mielodisplasica Cristian di 12 anni con leucemia Glenda e sua mamma

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